Un nuovo impianto uditivo ancorato all'osso di ampio diametro. Dati prospettici a 1 anno su complicanze, stabilità e sopravvivenza dell'impianto

Risultati eccellenti con l'impianto largo Ponto

In un recente studio, un gruppo di ricerca del Rigshospitalet, in Danimarca ha condiviso la propria esperienza di utilizzo dell'impianto largo Ponto. I risultati rivelano che l'impianto è sicuro e altamente di successo con pochissime complicanze. La stabilità dell'impianto, ossia la misurazione della stabilità dell'integrazione dell'impianto con l'osso, è elevata e crescente nel tempo.

20 pazienti sono stati seguiti per un anno. L'impianto uditivo Ponto ad ancoraggio osseo si integra con l'osso in una procedura denominata osteointegrazione. Lo studio ha utilizzato le misurazioni di stabilità per monitorare la procedura di osteointegrazione. Anche durante la fase chirurgica, l'impianto largo Ponto ha mostrato una buona stabilità su tutti i pazienti. Dieci giorni dopo, la stabilità è risultata ancora maggiore, continuando ad aumentare nel corso dei 12 mesi dello studio. Gli autori hanno collegato i buoni risultati dell'impianto largo Ponto all'esclusivo design OptiGrip™.

Implant stability increasing from a high initial value

La stabilità dell'impianto è aumentata partendo da un elevato valore iniziale

Media dei valori ISQ (Quoziente di Stabilità dell'Impianto)

 

Figura 1. Valori medi di stabilità dell'impianto alle diverse visite di controllo 

Un impianto sicuro con pochissime complicanze

Il tasso di successo dell'impianto nel corso dello studio è stato del 100%, senza perdita dell'impianto né alcuna necessità di interventi chirurgici aggiuntivi per nessuno dei pazienti.

In questo studio, è stata utilizzata la scala Holgers per classificare lo stato della cute attorno all'impianto in quattro momenti diversi durante l'anno successivo all'intervento chirurgico. In totale, lo studio riporta i dati di 76 visite di controllo. Nel 93% dei casi, non si è verificata alcuna reazione cutanea (Holgers 0). Le reazioni cutanee si sono verificate in rari casi, con solamente due pazienti che necessitavano di trattamento (punteggio Holgers 2 e 3). Questi pazienti sono stati gestiti con successo. I risultati dello studio sono stati favorevolmente confrontati con i risultati di un'estesa revisione di risultati utilizzando gli impianti uditivi ancorati all'osso di altri produttori (Kiringoda & Lustig).

Holgers grades across all visits

Scala di Holgers per tutte le visite 

Conclusioni degli autori

Gli autori hanno concluso che "Il nuovo impianto largo ha mostrato una buona stabilità nel corso dell'intervento chirurgico. L'osteointegrazione è risultata veloce e la stabilità dell'impianto è aumentata nel corso del periodo di osservazione di un anno. Non è stato perso alcun impianto. Le reazioni cutanee e dei tessuti molli sono risultate rare e minori."

 

Informazioni sullo studio

Si tratta di uno studio prospettivo sull'impianto largo Ponto condotto presso il Rigshospitalet, di Gentofte, in Danimarca. I risultati sono stati pubblicati nella rivista Otology & Neurotology, una delle pubblicazioni scientifiche leader nel campo. Sono stati studiati i risultati chirurgici di 20 pazienti che si sono sottoposti a impianto, con una particolare attenzione rivolta alla stabilità dell'impianto oltre che alle reazioni della cute e dei tessuti molli. Tutti i pazienti sono stati seguiti per almeno 12 mesi. Nello studio, è stata impiegata una tecnica con incisione lineare e assottigliamento della cute.

 



Bibliografia:

  1. Foghsgaard, S, and Caye-Thomasen, P. (2014), A New Wide-Diameter Bone-Anchored Hearing Implant: Prospective 1-Year Data on Complications, Implant Stability and Survival. Otology & Neurotology, published electronically ahead of print (March 6).
  2. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24608379
  3. Kiringoda & Lustig (2012). A meta-analysis of the complications associated with osseointegrated hearing aids. Otology & Neurotology, 34:790–794.