I pilastri Ponto e la chirurgia con conservazione dei tessuti migliorano i risultati sui pazienti
La chirurgia con conservazione dei tessuti è rapidamente diventata la tecnica standard per gli impianti uditivi ad ancoraggio osseo. Recenti studi hanno confermato che la tecnica chirurgica mininvasiva coniugata ai pilastri Ponto è sicura e in grado di ridurre le complicanze operatorie e postoperatorie alla cute.
Vantaggi estetici e chirurgici
La chirurgia con conservazione dei tessuti lascia i follicoli dei capelli intatti e non crea alcuna cicatrice. Gordon & Coelho1 hanno di recente messo a confronto la tecnica di perforazione tramite punch da biopsia con la tecnica precedentemente impiegata della riduzione dei tessuti molli dichiarando: "In base alla nostra esperienza, i pazienti presentano un disagio postoperatorio sostanzialmente minore in seguito alla tecnica con semplice biopsia".
Malou Hultcrantz, che introdusse per prima la tecnica di conservazione dei tessuti2, ha di recente pubblicato i risultati derivanti dagli impianti e dai pilastri Ponto3. Nel corso delle visite di controllo nei dodici mesi successivi all'intervento, tali risultati mostrano un'assenza di gravi problematiche alla cute, di parestesia attorno all'impianto o di problemi estetici.
Risultati superiori con i pilastri Ponto
Shyam Singam et al.4 hanno pubblicato i risultati della tecnica con semplice biopsia eseguita su 30 pazienti con visite di controllo fino a 42 mesi. In otto casi, sono stati utilizzati pilastri Cochlear mentre sui rimanenti 22 pazienti sono stati impiantati i pilastri Ponto.